“Politica e società disattente la scuola torni una priorità”

"Politica e società disattente la scuola torni una priorità"

 

Giuseppe Laterza PER il battesimo ufficiale l’appuntamento è al Salone del libro di Torino. Sarà lì che verrà presentato l’appello che alcune tra le più importanti case editrici italiane hanno sottoscritto in difesa della scuola pubblica (si puo’ firmare a questo indirizzo) 1.  Una lettera aperta inviata al Parlamento, al governo e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per richiamare l’attenzione sul tema dell’istruzione pubblica. Tra i firmatari Rizzoli, Feltrinelli, Giunti e Sellerio. In prima fila, Giuseppe Laterza, presidente della casa editrice omonima.

La vostra campagna si chiama “Prendiamo sul serio il nostro futuro”. Che cosa vi ha spinti a promuovere questa iniziativa?

“Innanzitutto l’indifferenza con cui la società ha trattato la scuola pubblica da sempre, con pochissime eccezioni: penso a Piero Calamandrei, Don Milani o Tullio De Mauro. La stessa indifferenza manifestata dalla politica che, anche in questo caso con poche eccezioni, non si è mai impegnata veramente su questo tema. Come si fa ad educare i giovani ad affrontare un futuro incerto come quello che li attende, se poi nessuno si impegna a porre il tema dell’istruzione come una priorità del dibattito pubblico? Per questo ci siamo riuniti insieme agli altri editori, per riportare l’attenzione su un argomento che sembra  troppo spesso sottovalutato se non dimenticato”.

FLAVIO BINI

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