Dmitrij Šostakovic. Dopo aver studiato dal 1919 al 1925 al Conservatorio di Leningrado, rivelò ben presto il proprio talento con la Sinfonia n. 1 (1926), un vero capolavoro, probabilmente la più significativa tra le sue sinfonie per ricchezza di temi e di costruzione armonica. Fu molto vicino ai movimenti dell’avanguardia rivoluzionaria sovietica, insieme a Prokof’ev e Majakovskij. Nel 1948 dovette compiere una severa autocritica in seguito ai richiami del potere sovietico e si adeguò a modelli compositivi che comprendessero toni celebrativi: ne sono testimonianza le Sinfonie X, XI, XII e il ricorso a materiale derivato dal folclore russo. La sua musica si contraddistingue soprattutto per la grande vitalità ritmica e le ricche melodie, che spesso riecheggiano i motivi della tradizione Rom dell’Europa orientale. Compose buona parte delle opere maggiori in forme tradizionali, e il suo stile armonico maturo fu semplice e diretto. Particolarmente notevole è inoltre il suo controllo tecnico dell’orchestrazione.