22 giugno 2012 — pagina 47 sezione: CULTURA
Ese provassimo a convertire “in positivo” la tremenda crisi che tutti ci attanaglia? Magari per rivedere certe nostre inveterate abitudini e manie, come l’ obbligatorio viaggio esotico nell’ estate che s’ appresta? Perché, per una volta – vista la penuria economica – non sostituire l’ indigeno allo straniero, il vicino al lontano, il viaggetto al grand tour globalizzato?