Il finto quotidiano della vera unità Un liceo inventa il giornale del 18 marzo 1861

«La povara Italia – dice una poesia del grande Giacomo Noventa – xè tanto distrata…». Queste parole restano vere, pur nel momento che stiamo vivendo e in cui la monnezza morale cresce e si dilata anche nelle menti come le immondizie nelle strade di Napoli. Tuttavia le celebrazioni dei nostri centocinquant’anni di storia unitaria hanno fatto palpitare un sentimento forte – non retorico e criticamente consapevole – di amore del nostro Paese. A parte le manifestazioni ufficiali, peraltro di una rara dignità, e oltre l’anniversario, per citare una pagina di Susanna Tamaro apparsa sul «Corriere della Sera», ci sono state molte piccole, vitali iniziative, forse a loro modo altrettanto significative. La vita di un Paese, come quella di un individuo, si gioca non tanto negli eventi eccezionali, quanto nelle piccole realtà quotidiane, nei mille rivoli dell’impegno d’ogni giorno; una buona scuola vale, per la salute materiale e morale del Paese, più di un grande romanzo.

Claudio Magris

Print Friendly, PDF & Email