Identità e impoverimento culturale

sabato 29 maggio 2010, ore 18.00
piazza del Duomo
Francesco Remotti 

Che cos’è oggi l’identità se non un mito? Chi oggi non usa l’identità per definire la propria posizione, per affermare in un certo senso il proprio destino? L’identità è una forte richiesta di riconoscimento, che non tiene conto della ricchezza e della vitalità delle relazioni con gli altri e che riduce drasticamente le relazioni con gli altri a quelle con l’estraneo (da cui distinguersi e da cui difendersi) e con il nemico (da respingere, da combattere, finanche da eliminare). L’identità per Francesco Remotti è dunque un fattore e un segno di impoverimento culturale, forse una riedizione più attuale, seducente ed accettabile, e quindi più subdola, di razzismo.

 

Francesco Remotti insegna Antropologia culturale ed Etnologia dell’Africa presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino dove presiede il corso di laurea specialistica in Antropologia culturale ed Etnologia. Ha svolto ricerche etnostoriche sui regni dell’Africa equatoriale. Nel 1979 ha dato vita alla Missione Etnologica Italiana in Zaire, poi divenuta Missione Etnologica Italiana in Africa equatoriale. A partire dagli anni Settanta conduce ricerche etnologiche nella regione del Kivu (Repubblica Democratica del Congo) concentrandosi in particolare sulla storia e sulla cultura dei Banande. Tra i suoi scritti: per Bollati Boringhieri Luoghi e corpi. Antropologia dello spazio del tempo e del potere (1993); Noi primitivi. Lo specchio dell’antropologia (2009); per Laterza: Prima lezione di antropologia (2000); Contro l’identità (2001); L’ossessione identitaria (2010).

Dialoghi sull’uomo

Fonte:http://www.dialoghisulluomo.it/it/2010/remotti/identità-e-impoverimento-culturale

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