André Poupart, Adaptation et immutabilité en droit musulman. L’expérience marocaine, Paris, L’Harmattan, 2010, pp. 185. Euro 17,50.
L’argomento interessa quei lettori familiarizzati con lo studio del diritto islamico e le sue implicazioni nella vita quotidiana delle persone. Questo lavoro permette di capire le possibilità che offre il pensiero giuridico ed umanista di una delle tre religioni monoteiste del mondo contemporaneo.
L’autore espone la tesi centrale del libro cioè adattamento e immutabilità nel diritto musulmano, ponendo questa domanda: “la parola di Dio è soggetta ad interpretazione?” Il declino culturale ed intellettuale dell’islam ha provocato una chiusura teologica che affonda le sue radici nella metà del X secolo. Tutto questo ha favorito il dominio del potere politico sui giuristi fino a creare, nel XIV e XV secolo, le condizioni di una lunga fase di decadenza irreversibile. Il cuore del problema è quello di sapere se l’Islam odierno e soprattutto il diritto islamico devono piegarsi alle pratiche dei primi secoli, oppure riaprire la porta dello sforzo, “Bab al- ijtihad”, chiusa nella metà del X secolo. La situazione che si pone oggi è come riformare l’Islam e renderlo interpretabile e adattabile alle esigenze dei nostri tempi. Crediamo che l’espansione dell’Islam ed il suo radicamento odierno abbiano lasciato impronte indelebili nei luoghi geografici, nei paesaggi, nelle culture, nelle lingue, e nelle società conquistate. Possiamo aggiungere che più di un miliardo e trecento milioni di esseri umani sono Musulmani, con diversità e sfumature nel modo di interpretare e di praticare l’Islam, che dà senso e significato alle loro esistenze quotidiane. Come si può favorire uno spirito di apertura che faccia la sintesi fra tradizione e modernità della società arabo – musulmana in pieno mutamento. L’autore si chiede giustamente come l’Islam e il diritto islamico possano riannodare con questo passato eccezionale in cui la civiltà araba e musulmana brillava per inventiva e creatività.
Questo saggio dimostra come il Corano fosse inserito sul piano temporale e spaziale in una società particolare affinché fosse adattato ed accettato dai beduini dell’Arabia del VII secolo.
Per l’autore il Corano deve essere interpretato ed adattato all’attuale contesto storico. Un sforzo che deve tenere conto del testo, del suo contesto storico, sociologico e linguistico in modo fluido ed intelligente. L’autore cita un esempio cioè quello della riforma del Codice della famiglia in Marocco che tiene conto dell’evoluzione del mondo contemporaneo ma anche esprime una volontà capace di sintetizzare tradizione e modernità e soprattutto di dialogare in simbiosi con lo spirito dell’Islam e le esigenze di una società moderna. Come recita un proverbio arabo: gli uomini assomigliano di più ai loro tempi che ai loro padri. Questo libro rappresenta un approccio interessante e costruttivo che rende la sua lettura istruttiva.
Ahmed Habouss