Il Ministro degli Esteri ha dato istruzioni al rappresentante permanente italiano presso l’Alleanza Atlantica di chiedere un’inchiesta formale per l’accertamento della dinamica di quanto accaduto a largo di Lampedusa
ROMA – Il Ministro degli esteri Franco Frattini ha chiesto all’Ambasciatore Sessa di sollecitare una discussione all’interno dell’Alleanza Atlantica per il possibile adeguamento del mandato della missione di salvaguardia delle popolazioni civili in Libia, sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite 1970 e 1973, affinché vengano opportunamente considerate la tutela e soccorso anche di coloro che per cause belliche sono costretti a fuggire su barconi mettendo a rischio la propria incolumità. Lo comunica la Farnesina. La richiesta arriva dopo le polemiche sul presunto mancato soccorso di una nave 1 con a bordo clandestini in fuga dalla Libia.
Il ministro degli Esteri, in merito alla vicenda, ha poi dato istruzioni al rappresentante permanente italiano presso la Nato di chiedere un’inchiesta formale per l’accertamento della dinamica di quanto accaduto. Frattini fa riferimento ai racconti dei naufraghi che sono rimasti per due giorni alla deriva in acque libiche a 90 miglia da Lampedusa salvati e sbarcati ieri sull’isola. A dare il primo allarme e consentire il soccorso è stato all’alba di ieri un rimorchiatore cipriota. Subito dopo l’allarme, sono intervenute motovedette della guardia di finanza italiana che hanno agganciato la carretta e posto fino all’odissea degli immigrati.
Da parte sua il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha assicurato che da parte delle forze armate italiane non c’è stata alcuna mancanza. “Mi sono subito attivato e ho incaricato il generale Abrate di verificare se ci fosse stata qualche mancanza delle forze armate italiane – ha spiegato – Ho avuto piena assicurazione che da parte italiana non c’è stato alcun problema. Ho raccomandato grande attenzione ma è tutto a perfettamente a posto”.
VIDEO – I soccorsi ai superstiti 2
Stando sempre al racconto dei naufraghi, una nave Nato non avrebbe risposto all’ sos cipriota 3, pur trovandosi a sole 27 miglia dalla carretta dei naufraghi. L’Alleanza Atlantica finora non ha preso posizione. Il ministro dell’Interno italiano, Roberto Maroni, ha chiesto a Farnesina e ministero della Difesa di assumere formali iniziative in ogni sede internazionale per verificare il racconto dei naufraghi.
(05 agosto 2011) © Riproduzione riservata