Libia, i reporter trovano foto di torture Gheddafi scrive a Obama: “Basta raid”

TRIPOLI – Il regime di Gheddafi ribadisce di essere pronto al dialogo con gli insorti se smetteranno di combattere. I ribelli “devono deporre le armi. Successivamente potranno partecipare al processo politico”, ha detto il vice ministro degli Esteri di Tripoli, Khaled Kaim. Secondo il diplomatico libico, il consiglio nazionale di transizione (Cnt), in ogni caso, “non rappresenta la base popolare in Libia”, ma potrebbe contare su tutte le “garanzie” necessarie “per ogni processo politico” anche grazie all’intervento di “osservatori dell’Unione africana e dell’Onu capaci di dissipare ogni dubbio”. Kaim ha detto che il comitato del’Oua sulla Libia è atteso a Tripoli “la settimana prossima”. Questo comitato è formato dai capi di Stato Mohamed Ould Abdel Aziz (Mauritania), Amadu Tumani Tourè (Mali), Denis Sassu Nguesso (Congo), Jacob Zuma (Sudafrica) e Yoweri Museveni (Uganda).

NORDAFRICA

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