Dalle tavolette sumere a Pinochet, all’Iraq: l’ostilità del potere verso i libri
Gian Luigi Beccaria
Il Salone del libro appena concluso con successi, frastuoni festosi e verbali fuochi d’artificio ci fa ripensare in altra prospettiva al libro e all’atto del leggere. Per cercarne le chiavi, per capirlo, bisogna uscire dal rumore della festa, rifugiarsi nel silenzio. Grazie a un libro, riusciamo anche a isolarci, a trovarci altrove, dove gli altri non ci sono, in un altro mondo, in un altro tempo.
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