Nella parola e nella lingua dell’Altro, quel “diverso “ così “strano e lontano” dal nostro orizzonte immaginario, sono rinchiusi simboli, costumi, usanze, cibi, modi di vita, codici, norme e cose che danno senso e significato alla vita.
L’uso saggio, ragionevole della parola oggigiorno è un dono prezioso che molte persone ne fanno un uso distorto ed inappropriato. Come si fa a trattare così male la lingua italiana, la lingua del Bel Canto, della cultura, dell’arte e di tutto ciò che rende la vita bella e meravigliosa?
La parola scandita e ripetuta in italiano è una sinfonia che contamina corpo ed anima. La parola può uccidere oppure far miracoli, è un antidoto per attenuare la paura e la diffidenza. Nella lingua del Bel Canto la parola accresce la comprensione di sé e degli altri, aiuta a relazionarsi con il mondo che ci circonda.
Ahmed Habouss