19 marzo 2012 — pagina 49 sezione: CULTURA
«La crisi provocata dalla finanza ci ha rubato il futuro. Lo ha letteralmente seppellito sotto le paure del presente. Tocca a noi riprendercelo». A dirlo è Marc Augé, uno dei più celebri antropologi del mondo, nel suo ultimo libro, Futuro, (Bollati Boringhieri). Misura accuratamente le parole l’ autore di Non luoghi. Non ha la veemenza né l’ irruenza del tribuno, eppure dietro la sua riflessione pacata si avverte il rigore inflessibile dell’ illuminista. Che lascia al mondo una speranza: quella di essere salvati dalle donne.