09 settembre 2011 — pagina 13 sezione: BARI
Non spegnete i telefoni cellulari. È un consiglio, solo apparentemente paradossale, ad uso degli spettatori che, stasera al castello di Barletta, assisteranno alla prima nazionale dell’ ultimo progetto firmato dal regista Giorgio Barberio Corsetti con la sua compagnia Fattore K: Il Castello (Trittico: Frida. Il segreto di Amalia. Progetti di Olga), ispirato all’ omonimo romanzo incompiuto di Franz Kafka. Durante l’ azione scenica, infatti, s’ intersecheranno altri linguaggi: a cominciare dagli sms che giungeranno al pubblico durante lo spettacolo, mentre in contemporanea sulla bacheca Facebook di “FattoreK Gbc”- per leggerla sarà sufficiente domandare l’ amicizia – si potrà interagire anche attraverso i contributi che saranno postati nel corso della narrazione. Non solo. A disposizione c’ è anche un browser game, da provare all’ indirizzo www.gamekafka.com, mentre sul sito ilcastellodikafka.it si potrà già scoprire qualcosa di più di questo spettacolo nato con un work in progress, per tappe precedenti quest’ estate Spoleto e Bassano del Grappa. «Il desiderio è raccontare la storia di K, questo “straniero” che – racconta Barberio Corsetti, in un intervallo delle prove – arriva nel villaggio del Castello ed è alla ricerca del suo posto:è venuto per restarcie non vuole andarsene a nessun costo. Combatte, anzi, per potervi rimanere.È un villaggio labirintico che assomiglia molto all’ esistenza, dominato com’ è da questa presenza oscura ed enigmatica di un irraggiungibile Castello, che si esprime in una progressione di funzionari, segretari e cancellerie che non finisce mai. Una gerarchia infinita e paradossale proprio perché incommensurabile. Così, in questa quotidiana lotta tragicomica contro il potere e l’ umanità che abitano il villaggio, K consuma la sua esistenza». Il personaggio di K, poi, sarà interpretato dall’ attore ceco Ivan Franek, che condividerà la scena – realizzata dallo stesso Barberio Corsetti con Massimo Troncanetti – con Mary Di Tommaso, Julien Lambert, Fortunato Leccese, Fabrizio Lombardo, Alessandro Riceci e Patrizia Romeo. Quanto alla scelta del dialogo con i new media, «mi sembrava che fra il villaggio del Castello ci fosse un’ analogia forte con il cosiddetto villaggio globale e la comunicazione della rete. È per questo che ho voluto cercare una serie di rapporti col web, in maniera beninteso molto leggera perché quello che conta, alla fine,è il lavoro degli attori e quanto siamo riusciti a mettere in piedi raccontando la vicenda di K e il suo spaesamento. Eppure l’ idea di questi accenni a una dimensione globale, planetaria, mi piaceva e ho cercato di restituirli come pennellate poetiche». Appuntamento dunque stasera e domani (sipario alle 21; info 080.246.35.10) per un evento unico nel 2011 culturale pugliese reso possibile dalle sinergie fra Regione, Teatro pubblico, Comune di Barletta e Teatro dei Borgia. Non foss’ altro che nessuno, in Italia almeno, sa muoversi nel dedalo dell’ immaginario kafkiano al pari di Barberio Corsetti, che confida: «Ci sono autori che hanno antenne molto lunghe e Kafka è stato capace di percepire un sentimento della modernità sospeso fra il paradossale e il tragicomico. Nel suo portare le cose all’ estremo la scrittura di Kafka riesce a scalfire la superficie del quotidiano, aprendo squarci di verità che fendono anche le nostre vite di contemporanei». – ANTONIO DI GIACOMO