VENEZIA – Puntuale Palazzo Grassi arriva a dare del filo da torcere alla Biennale 1. In una pacifica gara a colpi di star dell’arte griffata scuderia François Pinault, dal 2 giugno al 31 dicembre apre la grande mostra “Il Mondo vi appartiene” sotto la cura di Caroline Bourgeois che non solo offre una lettura inedita sulla collezione (23 artisti, dei circa 40 che saranno presentati, sono mostrati per la prima volta a Palazzo Grassi), ma riserva anche un numero eccezionale di progetti speciali, nuove commissioni, opere in situ: quelle di Friedrich Kunath, Matthew Day Jackson, Adrian Ghenie, Jang Jiechang, Zeng Fanzhi, Giuseppe Penone, Rudolf Stingel, alle quali si deve aggiungere l’adattamento del lavoro di Joanna Vasconcelos al contesto del Palazzo. A segnare le due anime della mostra sono il grande avvoltoio di Sun Yuan & Peng Yu, “Waiting”, come metafora di minacce, paure e predatori e “L’Homme Pressé” di Thomas Houseago, come simbolo della fede nel potere stesso dell’uomo.
Un assolo da star del suo calibro è quello che il Museo Correr dedica a Julian Schnabel con la retrospettiva “Permanently Becoming and the Architecture of seeing” dal 4 giugno al 27 novembre, a cura di Norman Rosenthal. L’occasione per conoscere da vicino il talento visionario e graffiante di un maestro della poetica delle immagini, pittore versatile e regista di culto.
L’opera di Schnabel, scorre in oltre quaranta opere che ripercorrono la sua carriera dagli anni ’70 ad oggi, a partire dai rivoluzionari “plate paintings” che trasfigurarono le regole della pittura, alle sue varianti sul tema, dal velluto alla tela cerata, da pezzi di legno recuperati in tutto il mondo, a vele, fotografie, tappeti, teloni e qualsiasi superficie piatta che ispirasse i suoi processi creativi.