09 febbraio 2012 — pagina 46 sezione: CULTURA
Nelle ricostruzioni storico-letterarie dell’ identità nazionale italiana, in corso da alcuni decenni, ha assunto un ruolo sempre più determinante l’ individuazione di quelli che potremmo definirei tratti genetici di tale specifica, peculiare formazione culturale. Per tratti genetici intendo quelle caratteristiche del nostro universo letterario, che, ben lungi dal proporsi come mere elucubrazioni intellettuali, affondano le loro radici nel modo d’ essere italiano – o, più esattamente, nei modi d’ essere italiano, spesso diversi, anzi diversissimi, anche in questo caso, dagli altri contesti nazionali europei, e persino tra loro. Per esempio: lingua e dialetto; oppure chierici e laici (di dionisottiana memoria); oppure alto e basso, aristocratico e popolare; oppure cosmopolita e provinciale, comunale e universale (caso esemplare, ovviamente: Dante).