Democrazia e identità dell’individuo

venerdì 28 maggio 2010, ore 17.30
piazza del Duomo
Gustavo Zagrebelsky

Zagrebelsky propone un dialogo celeberrimo sulla posizione degli esseri umani rispetto al potere che li governa: quello tra il Cristo e il Grande Inquisitore, sulla libertà e il servaggio, che occupa il capitolo centrale de I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij. Solo l’Inquisitore parla e il Cristo assiste silente, un silenzio interrogante e penetrante. Il Cristo è venuto a liberare gli uomini: la libertà come il dono più grande. L’Inquisitore viene per liberare l’umanità dalla libertà. Rivendica d’essere il vero benefattore, perché la libertà è una maledizione, un dono avvelenato. Esitiamo a prendere posizione tra i due. Il sorprendente finale apre a domande teologiche, antropologiche e politiche, alle quali non si può sfuggire. Lì è il punto focale e da lì si può partire per ragionare su come non farsi schiacciare nella morsa, tra l’implacabile argomentare dell’Inquisitore e il silenzio del Cristo.

 

Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Corte costituzionale, è professore all’Università di Torino e docente all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. È socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze del Cile. Collabora a la Repubblica. Tra le sue ultime pubblicazioni: Principi e voti (Einaudi, 2005); Imparare democrazia (Einaudi, 2007); Le virtù del dubbio (Laterza, 2007); Contro l’etica della verità (Laterza, 2008); La legge e la sua giustizia (Il Mulino, 2008); Questa Repubblica (Le Monnier, 2009); Scambiarsi la veste. Stato e Chiesa al governo dell’uomo (Laterza, 2010).
Su Il Grande Inquisitore ha in preparazione un testo che sarà pubblicato il prossimo anno.

Dialoghi sull’uomo

Fonte:http://www.dialoghisulluomo.it/it/2010/zagrebelsky/democrazia-e-identità-dell’individuo

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