Come non farci mangiare dal cibo

venerdì 27 maggio 2011, ore 21.30
piazza del Duomo

Carlo Petrini

Il sistema agroindustriale globale ha finito per capovolgere la semplice frase “noi mangiamo il cibo”. Oggi è il cibo che mangia noi, dal momento che la sua produzione insostenibile divora la terra, la fertilità dei suoli, l’acqua, la biodiversità, i contadini e i consumatori stessi. Succede perché abbiamo smesso di riconoscere nel cibo il suo valore intrinseco e lo giudichiamo soltanto in base al prezzo, alla stregua di un qualsiasi prodotto di consumo. Ma il cibo è altro: ci dice chi siamo, è il legame con il territorio in cui viviamo e di cui ci dovremmo prendere cura, è la cosa che più ci ricorda quanto facciamo parte della Natura e non ne siamo un elemento esterno che può sfruttarla senza limiti.

 

Carlo Petrini, fondatore di Arcigola, presidente di Slow Food dal 1989 e ideatore di Terra Madre, ha elaborato negli anni una nuova idea di gastronomia, che guarda al cibo come risultato di processi culturali, storici, economici e ambientali. Nel 2003 ha ricevuto la laurea honoris causa in Antropologia Culturale (Napoli), nel 2006 l’honorary degree in Humane Letters (New Hampshire); nel 2008 la laurea magistrale honoris causa in Scienze e Tecnologie Agrarie (Palermo). Nel 2004 Time Magazine l’ha inserito tra gli “eroi del nostro tempo” nella categoria “innovator”, e nel 2008 è comparso, unico italiano, tra le “cinquanta persone che potrebbero salvare il mondo”, secondo The Guardian. Collabora con l’Espresso e la Repubblica. Ha pubblicato: Le ragioni del gusto (Laterza, 2001); Slow Food Revolution (con G. Padovani, Rizzoli, 2005); Buono, pulito e giusto. Principi di nuova gastronomia (Einaudi, 2005); Terra Madre. Come non farci mangiare dal cibo (Giunti – Slow Food Editore, 2009).

Dialoghi sull’uomo

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