
Come ci ha spiegato a suo tempo Flaubert il mondo è retto dai “luoghi comuni”, i quali nascono dalla realtà concreta, di cui sono, al tempo stesso, una interpretazione. Oggi, uno dei “luoghi comuni” più diffusi è costituito dai “giovani”. Ne parlano i giornali, le televisioni, esponenti del governo e dell’opposizione: tutti lamentano la situazione disgraziata in cui si trovano i “giovani” e sottolineano la necessità di prendere provvedimenti adeguati, e urgenti, per cercare di rimediare a questa situazione. È una “notte” in cui si celano populismo e demagogia, i quali servono a tutto, fuorché a porre in modi concreti e realistici il problema.